Sante Messe in rito antico in Puglia

venerdì 7 aprile 2023

Una data di Pasqua in coincidenza con la data storica della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù?

Quest'anno la data di Pasqua viene il 9 aprile e la morte di Gesù - il Venerdì santo - il 7 aprile.
Secondo gli esegeti, Gesù sarebbe morto il 7 aprile dell'anno 30 d.C., sebbene non tutti condividano questa opinione (cfr. Ruggiero Sangalli, La morte di Cristo, minuto per minuto, in LNBQ, 26.3.2011; Id., E il sole si oscurò, l'ultima ora di Gesù, ivi, 19.3.2011; Id., I vangeli e l'ultima cena, ivi, 5.3.2011).
Tuttavia, la maggior parte degli studiosi è assestata sulla data del 7 aprile del 30 della nostra era.
Tuttavia vi sono dei dati estrinseci ai Vangeli che confermerebbero questa datazione. Qualche anno fa ricordammo che il Talmud riportava la notizia che quarant'anni prima della distruzione del Tempio di Gerusalemme (avvenuta nel 70 d.C.) il miracolo della c.d. striscia rossa ovvero il panno rosso apposto sulla porta del Tempio, che sarebbe dovuto diventare bianco a significare che l’espiazione del Yom Kippur era stata accetta al Signore, rimaneva color cremisi (cfr. Quando lo stesso Talmud conferma che solo con Cristo ed il suo Sacrificio venne la Redenzione … ovvero le prove talmudiche relative al Messia, qui, 24.2.2018). Orbene, se è nota la data della distruzione del Tempio è facile dire da quarant'anni prima si scenda sino al 30 d.C. Per cui quella data appare altamente verosimile.
Ecco quanto riporta John P. Meier, nel suo libro Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico, pubblicato per i tipi della Queriniana, vol. 1:

«Ammettendo che la cronologia della passione di Giovanni sia verosimilmente più accurata dal punto di vista storico, questo ci fornisce qualche indicazione circa l'anno esatto in cui Gesù morì? È possibile, entro un certo raggio di probabilità. Da una parte abbiamo già visto che nell'arco dei dieci anni di governo di Pilato come prefetto (26-36 d.C.), il ministero di Gesù può aver avuto inizio nell'anno 28 d.C., ma pure il 27 e il 29 sono valide date. Questo significa che possiamo tranquillamente ignorare tutti gli anni fino al 28 come possibili date della morte di Gesù. Inoltre, ammettendo una data intorno al 28 d.C. come inizio del ministero di Gesù, anche la sua esecuzione proprio negli ultimi anni dell'amministrazione di Pilato sembra inverosimile, poiché un ministero con una durata tra i cinque e gli otto anni sarebbe in evidente disaccordo sia con la cronologia sinottica che con quella giovannea. Né, in pratica, un ministero tanto lungo è normalmente sostenuto da esegeti o storici.

In breve, dunque, l'anno della morte di Gesù, secondo l'opinione della maggioranza dei commentatori, va collocato tra il 29 e il 34 d.C., questo lasciando spazio alle ampie possibilità. [...] Per ridurre ulteriormente le possibilità, alcuni esegeti ricorrono all'astronomia, per calcolare in quali anni - tra il 29 e il 34 d.C. - il quattordici di nisan cadde di venerdì. A prima vista, l'uso della scienza per risolvere questo problema di cronologia biblica sembra molto promettente, ma c'è più di un ostacolo a una chiara soluzione scientifica.

(1) Nel calendario lunare ufficiale, il nuovo mese (per es., nisan) era proclamato la sera del ventinovesimo giorno del mese precedente, se due testimoni attendibili erano in grado di attestare, alla commissione per il calendario in Gerusalemme, di aver visto la nuova luce della nuova luna dopo il tramonto. La dichiarazione, dunque, dipendeva non dal fatto che effettivamente ci fosse la nuova luce, ma dalla circostanza che esseri umani l'avessero vista. Nuvole, pioggia, polvere e altri ostacoli atmosferici, di cui non possiamo ora essere certi, avrebbero potuto differire la visione della nuova luce. La difficoltà era, in qualche modo, mitigata dalla regola che mesi non potevano essere né più brevi di ventinove giorni né più lunghi di trenta. Conseguentemente, la dilazione poteva essere al massimo di un solo giorno.

(2) Per adattare il calendario lunare all'effettivo anno solare, di quando in quando si doveva aggiungere al calendario giudaico un anno intercalare. Probabilmente non c'era un ciclo regolare di anni intercalari agli inizi del I secolo d.C.; gli anni venivano aggiunti quando le autorità decidevano che fosse necessario, sulla base dell'osservazione concreta (specialmente dell'agricoltura). Non possiamo sapere con certezza se ci fu un anno intercalare tra il 29 e il 34 d.C.

Ogni calcolo deve, dunque, rimanere incerto. [...] Le nostre conclusioni principali possono sussistere anche senza fare appello a calcoli astronomici e agli speciali problemi che comportano. In ogni caso, secondo le tavole redatte da Jeremias, nell'arco che abbiamo scelto tra il 29 e il 34 d.C., gli unici anni in cui il quattordici di nisan, probabilmente, cadde di giovedì sono il 30 d.C. (venerdì, 7 aprile) e il 33 d.C. (venerdì, 3 aprile). Negativamente, il 29 e il 32 d.C. sembrano da escludere, prescindendo dal fatto che si scelga la cronologia sinottica o quella giovannea e il 31 d.C. non è una data possibile se optiamo per la cronologia giovannea. A ogni fine pratico, dunque, ci resta da scegliere tra il 30 e il 33 d.C.

A mio parere, il 30 d.C. è la data più verosimile. Far iniziare il ministero di Gesù nel 28 d.C. (che mi sembra l'anno più probabile) e differire la sua morte fino al 33 d.C. comporterebbe un ministero durato dai quattro ai cinque anni. Anche se questo non è impossibile, va oltre ciò che indicano sia i sinottici sia Giovanni. Come soluzione provvisoria, dunque, suggerisco che Gesù iniziò il suo ministero subito dopo la morte di Giovanni Battista, nel 28 d.C., e che fu giustiziato sulla croce il 7 aprile dell'anno 30».


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