Sante Messe in rito antico in Puglia

domenica 14 gennaio 2018

Lo strano caso della Seconda Lettura spezzettata e mal tradotta nella Messa della II Domenica del Tempo Ordinario secondo il Novus Ordo

Rilanciamo volentieri da Chiesa e postconcilio questo caso di erronea traduzione, o forse si dovrebbe dire di “addomesticamento” della traduzione in lingua italiana della Seconda Lettura nella messa secondo il Novus Ordo, celebrata nella II Domenica del Tempo Ordinario.

“Lo strano caso della Seconda Lettura spezzettata e mal tradotta nella Messa di domani: 1 Cor 6,13-20”

L'articolo pubblicato di seguito mostra un esempio lampante di come le traduzioni lasciate all'arbitrio delle singole conferenze epistolari (in seguito alla revisione della Liturgiam authenticamvedi qui e precedenti) possono dapprima annacquare e, come effetto finale, espungere le verità fondanti della nostra fede.

Questa è una di quelle letture che sono state completamente “fratturate” dai Liturgisti. Anche la traduzione è parecchio carente. Ma un motivo c’è sempre. Sono sicuro che pochissimi sacerdoti domani faranno riferimento a questa Seconda Lettura di San Paolo ai Corinzi, perché nettamente in contrasto con l’Amoris Laetitia e tutto l’insegnamento della neochiesa e di Bergoglio.
Non mi soffermo sul fatto che questa Parola sia stata “spezzettata”, perché il mio commento sarebbe troppo lungo. Lascio come sempre a voi lettori, ogni commento, contributo e aggiunta in merito.
Mi soffermerò solo su due punti che ritengo molto importanti da spiegare. Intanto vi posto la Lettura per intero (senza spezzettamenti – nella versione del 1974):

I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!». Ma Dio distruggerà questo e quelli; il corpo poi non è per l’impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. 14Dio poi, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza.
15Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! 16O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. 17Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. 18Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. 19O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?20Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!” (1 Cor 6,13-20).

Questa sopra, come vi ho detto, è la versione integrale del brano nella traduzione del 1974. Domani sarà letta completamente in modo diverso. Vi chiedo di procurarvi un “neomessalino” o magari anche il foglietto delle Letture per confrontare le differenze.
Intanto vi è un gravissimo errore di traduzione. Al v. 18 San Paolo scrive: “φεύγετε τὴν πορνείαν – feughete ten porneian”, che correttamente tradotto sarebbe: “fuggite la fornicazione!”.
Nella traduzione che invece sarà proclamata domani si legge: “state lontani dall’impurità”. Come potete notare vi è un totale cambiamento di significato nel messaggio dell’Apostolo. Un conto è dire in tono autorevole: “FUGGITE LA FORNICAZIONE”! Un’altra cosa è dire in tono sommesso: “state lontani dall’impurità”. Il tentativo di queste traduzioni faziosamente errate è quello di “smorzare” i toni della Parola, per essere sempre più “politicamente corretti”. Per “fornicazione” infatti San Paolo intende l’adulterio e le unioni omosessuali. Ai vv. 9-10, quindi immediatamente precedenti a questo testo (e non presenti nella Lettura), l’Apostolo dice infatti: “Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il Regno di Dio”. Mi pare che i toni di Paolo siano tutt’altro che sommessi. Ecco il significato di quel “fuggite la fornicazione!”, anziché “state lontani dall’impurità”.
Ma siamo nella neochiesa. Dove il neovangelo è l’Amoris Laetitia. Certe cose non si possono dire. Altrimenti qualcuno si può anche offendere. E poi…per dirla alla Bergoglio: chi siamo noi per giudicare??????
Qui non si pensa più alla Salvezza dell’anima. Qui si pensa a cercare di accontentare tutti. Ingannando i fedeli. E spalancando loro la porta dell’inferno. La situazione è gravissima!
L’altro aspetto che smonta completamente ogni insegnamento immorale della neochiesa è al v. 19: “ἢ οὐκ οἴδατε ὅτι τὸ σῶμα ὑμῶν ναὸς τοῦ ἐν ὑμῖν ἁγίου πνεύματός ἐστιν – o non sapete che il vostro corpo è Tempio dello Spirito Santo che è in voi…”. Una verità Assoluta. Il nostro corpo è tempio dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto nel Battesimo. E tutte le volte che si compie un peccato di “fornicazione”, vi è la profanazione di questo Tempio.
Il famoso sdoganamento dell’Amoris Laetitia alla n. 351 per le coppie di divorziati risposati di potersi accostare all’Eucaristia e alla Confessione, non è altro che un INVITO A PROFANARE IL TEMPIO DELLO SPIRITO SANTO CON LA SANTISSIMA EUCARISTIA! Qui il messaggio della Parola di Dio è molto chiaro. Accostarsi all’Eucaristia con un tempio profanato, significa aggravare maggiormente quella profanazione e quindi il peccato. Che poi questo invito sia stato fatto da uno che riveste gli abiti da Pontefice e dovrebbe pensare alla salute delle anime a lui affidate…. È proprio grottesco. Capiamo la gravita?
Ma tanto per domani state pur tranquilli. La stragrande maggioranza dei predicatori si limiterà ad un breve commento del Vangelo, in versione peace & love, magari forzando il testo…in quel versetto dove Gesù dice: “Venite e vedrete”, interpretandolo come un invito del Signore ai suoi Apostoli…a “farsi migranti”!
Fra Cristoforo

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