Sante Messe in rito antico in Puglia

domenica 17 luglio 2016

Il trionfo delle Beate Carmelitane di Compiègne, vergini e martiri

"Avete udito che ci condannano per l’affetto che portiamo alla nostra santa Religione. Siano rese grazie a Colui che ci ha precedute sulla via della Croce! Che felicità e che consolazione poter morire per il nostro Dio!”.
Erano le sei di sera, quando, condannate a morte, con le mani legate dietro la schiena, salirono su due carrette per essere condotte alla ghigliottina. In mezzo alla folla che si assiepava ai margini delle vie, lungo il loro ultimo viaggio, cantarono Compieta, come in monastero al tramonto di ogni giornata.
Tra lo stupore e il silenzio, la gente allibita e muta, sentì innalzarsi con voce dolcissima l’inno Te lucis ante terminum, quindi il salmo Miserere, il Te Deum, la Salve Regina, come se quelle andassero a una festa lungamente attesa. Ai piedi del palco, la Priora chiese di morire per ultima, per assistere le sue “figlie” come una vera madre, come in un “atto di comunità”.
Nelle sue mani, le monache, una per una, rinnovarono i voti e baciarono una immagine della Madonna che erano riuscite a portare fin là. A quel punto, Madre Teresa intonò il Veni Creator, mentre la più giovane, che aveva avuto tanta paura, saliva per prima al patibolo. Mentre continuava a cantare l’inno allo Spirito di Cristo e il canto si faceva sempre più flebile, le loro teste cadevano una per una sotto la lama. Ultima salì la Priora… Sulla piazza, nel caldo sole di luglio, tra l’odore del sangue, era sceso un silenzio solenne mai visto, come se il Cielo davvero visibilmente si fosse squarciato. Uno dei commissari di polizia, vedendole morire, disse loro: “II popolo non ha bisogno di serve!”. La monaca più fiera, rispose: "Ma ha bisogno di martiri, e questo è un servizio che noi ci possiamo assumere”. E un’altra tra le più giovani: “Noi cadiamo soltanto in Dio”.






Targa in ricordo delle martiri all’ingresso dell’area delle due fosse comuni nelle quali furono sepolte le Martiri ghigliottinate il 17 luglio 1794, Cimitero di Picpus, Parigi


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