Sante Messe in rito antico in Puglia

venerdì 11 settembre 2015

I semi dell’apostasia dalla vera fede: la Conferenza episcopale tedesca promuove le unioni omosessuali quali “sacramenti”

Avevamo dato conto ieri dell’intervista del card. Schönborn a La Civiltà cattolica, nella quale quello che era additato come l’erede della teologia di papa Ratzinger (ma che evidentemente non lo era!) affermava come si potesse sempre imparare qualche cosa dalle persone che oggettivamente vivono in situazioni irregolari (v. sul punto Il Timone) o che sussisterebbero “semi di verità” [sic!] in tutte le unioni di fatto, ivi comprese evidentemente pure quelle tra persone dello stesso sesso (v. Osservatorio Sinodo 2015). Da parte la circostanza che lo stesso “porporato” non specifica in cosa consistano questi assai presunti – e sinora inverificati – “semi di verità” ovvero che cosa le coppie “regolari” di sposi cristiani abbiano in meno, e da imparare, da chi viva in una situazione di oggettivo peccato, o come oggi si dice di irregolarità, cosicché le affermazioni del cardinale costituiscono vere frasi assiomatiche indimostrabili ed indimostrate; da parte tutto ciò, dicevamo, quel che si evince è come lo stesso prelato sembri, in fondo, strizzare l’occhio alle tesi della conferenza episcopale tedesca, la quale ha inteso elevare, discostandosi dal depositum fidei, alla dignità di sacramento – ci sarebbe da trasecolare!!! – persino le unioni omosessuali!
La notizia è riferita - e non abbiamo motivo di dubitarne - la scorsa fine di agosto dal noto sito Lifesitenews. Ne riproduciamo l’esatto contenuto e rimandiamo per la traduzione italiana sempre a Il Timone. Per un commento sulla situazione dottrinale della Chiesa del Centro-Nord Europa, si rinvia a Corrispondenza romana.


German Bishops’ Conference website promotes homosexual unions as sacrament

August 27, 2015 (LifeSiteNews) -- On August 25, Katholisch.de, the official website of the German Bishops' Conference, published an interview with the German moral theologian Stephan Goertz concerning his new bookWho Am I to Judge? Homosexuality and the Catholic Church.
In the interview, Goertz makes the claim that homosexuality should no longer be condemned because the times have changed. In biblical times, says the theologian, "procreation was the first God-given purpose of sexuality." At that time, "sexuality had as its first purpose to secure the survival of the people"; however, "that is obviously not any more our situation, and that is since the [Second Vatican] Council also not any more our moral teaching on sexuality."
For Goertz, homosexual partnerships should thus be respected "and not discriminated against and criminalized." With a view toward the upcoming Synod on the Family in Rome, he hopes that "the old condemnations of homosexual acts be left behind."
Homosexual relationships, per Goertz, should be altogether respected. He concludes:
One could ask oneself whether a loyal homosexual loving relationship – one which understands itself as a partnership within the frame of the belief in the God of Israel and of Jesus – could not even have a sacramental character. Homosexual partnerships could thereby find an ecclesiastical approval.
Catholic commentator Mathias von Gersdorff immediately responded to this claim on his own website, taking note that Goertz's words had been published without any criticism by the German Bishops' Conference. Von Gersdorff made the following comment:
When even the Church's clear teaching concerning the Sacraments is thus put into question, then one has to ask why these theologians do not better start a new religion. At least these theologians should tell the faithful clearly and unambiguously that they strive for a radical change of the Catholic teaching on essential points.

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