Sante Messe in rito antico in Puglia

domenica 28 agosto 2016

I tre mezzi supremi della dissoluzione in corso

Nella festa dell’insigne Dottore della Chiesa e vescovo d’Ippona Agostino, rilanciamo questo contributo.

Ludovico Fiumicelli, Madonna col Bambino in trono e Santi (SS. Agostino, Giacomo minore, Marina-Marino, Filippo apostolo) e doge Andrea Gritti (Vergine della Salute), 1536-37,  chiesa degli Eremitani, Padova

Luca Ferrari (da Reggio), Madonna con Bambino e Santi (SS. Agostino, Antonio da Padova e Giovanni Battista), 1640-54, Parrocchia Villa Estense, Padova

Ambito veneto, S. Agostino scrivente, 1773, Padova

Ambito emiliano, S. Agostino, XVIII sec., Bologna

Ambito veneto, SS. Atanasio ed Agostino, XVIII sec., Padova

Ambito veneto, Madonna della cintola con i SS. Agostino e Monica, XVIII sec., Padova

Ambito lombardo, S. Agostino, XVIII sec., Bergamo

Ambito napoletano, S. Agostino scrive ed abbatte l'errore, XIX sec., Cerignola

Ambito meridionale, S. Agostino, XIX sec., Lucera

I tre mezzi supremi della dissoluzione in corso

«Mentire è un vizio che conduce al male, ma è davvero una gran virtù quando è rivolta al bene. Perciò sii più virtuoso che mai. Si deve mentire come il diavolo, non timidamente, non di tanto in tanto, ma audacemente e sempre». (Voltaire, lettera a Thiriot)

di Massimo Viglione

Le ragioni per le quali il nostro mondo sta andando verso la dissoluzione e il nichilismo assoluto sono molteplici, ma ve ne sono tre fondamentali, su cui si basano tutte le altre.

1. Perché i dissolutori sanno che possono dire qualsiasi folle o ridicola menzogna (che i bambini di un anno hanno bisogno di sesso e quindi la pedofilia pacifica va accettata, o che è giusto cantare a ballare “Gelato al cioccolato” durante la Messa, o che l’Islam è una religione di pace, o che l’Italia è un paese proiettato verso il futuro, o che gli insetti sono buoni, e così via), che prima o poi, a furia di essere detta e ridetta, sarà da alcuni accettata, da molti difesa, da quasi tutti infine inverata;
2. perché i dissolutori sanno che qualsiasi cosa ci facciano (modificarci antropologicamente insegnando l’omosessualismo e il gender perfino nelle scuole ai nostri bambini, ridurci in miseria, toglierci il posto fisso e la pensione, mandare in galera gli innocenti che si difendono e liberare i violenti che assalgono gli innocenti, dare le case degli italiani agli immigrati, distruggere la nostra civiltà e dissolvere il nostro popolo mediante un’invasione generale delle nostre terre, profanare mostruosamente le cose più sacre della nostra religione, e così via)… noi non reagiamo. Basta una partita di calcio, un cellulare, un divertimento, e dimentichiamo tutto. Compresi migliaia di morti ammazzati nelle nostre strade senza difesa alcuna.
Loro sanno che noi non reagiamo. Ci hanno anche messo Facebook come sfogatoio generale… Tanto sanno che facciamo poco o nulla di concreto. Tutte cose per loro perfettamente gestibili.
3. Poi c’è l’adesione – conscia o inconscia che sia – alle mode e al “mainstream”: meglio non apparire scomodi, diversi, ma apparire come ci vogliono. Meglio non pensare e pensare solo a noi stessi.

Ecco le tre armi invincibili della dissoluzione, perché annullano ogni possibile reazione: menzogna, abitudine, moda.
Ci hanno tolto le armi per difenderci, ogni genere di armi. E, ora, di conseguenza, siamo indifesi.
In più, coloro che dovrebbero essere le nostre guide e i nostri difensori, i nostri maestri e punti di riferimento, sono passati nella quasi totalità con i dissolutori e sostengono il loro gioco in ogni modo possibile, ma anzitutto, ancora una volta, con la menzogna eretta a sistema di indottrinamento psicologico “delle masse”. Perché ci hanno trasformato da persone in “massa”.
E chi non si adegua, è intollerante, esagerato, pericoloso, ridicolo, oppure razzista, omofobo, ecc. ecc. E deve essere isolato, licenziato, emarginato, perché non accetta la menzogna, l’abitudine, la moda.
Ecco spiegato in poche righe il meccanismo operativo della dissoluzione.
Poi c’è il meccanismo ideologico a monte. Ma quello è molto più complicato.
Volete sapere qual è la verità? La verità è che oggi mentono tutti, o quasi tutti. Come nessun altra società della storia passata, la nostra è la società della menzogna eretta a sistema di vita pubblica.
Non per niente, come loro stessi dicono, siamo tutti figli di Voltaire.
E i risultati sono dinanzi ai nostri occhi.
Forse, sarebbe giunto il momento non solo di dirci la verità tutta e fino in fondo, ma – cosa enormemente più difficile a farsi – accettarla come essa è. Ammettere di aver sbagliato, magari per anni, magari per una vita intera. Ammettere che i “nostri eroi” mentono, e che sono diventati “eroi”, ovvero hanno raggiunto quella posizione di potere, proprio perché mentono. Dovremmo ammettere a noi stessi che non è difficile capire quando un potente, chiunque sia, mente: è sufficiente utilizzare il proprio cervello ed essere onesti fino in fondo. Costi quello che costi.
È l’unica via di salvezza che abbiamo. Altrimenti, il ghigno sulfureo di colui che è l’incarnazione stessa dell’illuminismo e della modernità ci sommergerà tutti per sempre.
Ricordiamoci di 500.000 cristiani che hanno dato la vita in Francia per non aver ceduto a quel ghigno tra il 1792 e il 1794.
Ecco uno spunto di meditazione in chiusura di questa estate del 2016.

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