Sante Messe in rito antico in Puglia

domenica 28 settembre 2014

"Sancte Míchaël Archángele, defénde nos in proélio: ut non pereámus in treméndo judício" (Allel.) - IN DEDICATIONE S. MICHAËLIS ARCHANGELI




Questa festa – Natale basilicæ Angeli in Salaria – ci è indicata dal sacramentario Leoniano e dal Martirologio Geronimiano. Essa è la vera ed originaria solennità romana in onore del Principe delle milizie angeliche, di preferenza a quella dell’8 maggio, che concerne solo il santuario del Monte Gargano nelle Puglie.
La basilica dell’Arcangelo ci è indicata con precisione al VII miglio della via Salaria; anche nella biografia di Leone III essa è chiamata Archangeli basilica in septimo. Questa è menzionata anche nell’Itinerario di Salisburgo: Per eamdem quoque viam venitur ad ecclesiam sancti Michælis, septimo milliario ab Urbe e può essere, per certe ragioni, ritenuta come il più antico e più venerabile santuario romano in onore del santo Arcangelo. Nel Leoniano, cinque messe sono assegnate alla festa di questo giorno in onore di san Michele.
Il Capo delle milizie angeliche divenne molto presto nella liturgia l’Angelo per eccellenza, l’Angelo santo menzionato nel Canone della messa; pure numerosissime chiese dedicate durante il Medioevo a san Michele presero semplicemente il nome di Sant’Angelo.
Molti santuari si elevarono dunque, all’interno della Città eterna, in onore di questo grande difensore della Chiesa di Dio contro gli assalti delle milizie infernali.
Presso la rotonda di Santa Petronilla in Vaticano, si trovava un oratorio dedicato a san Michele (M. Armellini, Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX, Tipografia Vaticana, Roma 18912, pp. 758-759); un altro, sanctæ Mariæ in monasterio Michælis, è menzionato nella biografia di Leone III (Ibidem, p. 759. L’Armellini suppone sorgesse in Vaticano, ma di cui non sa identificare dove fosse la sua ubicazione. Cfr. C. Huelsen, Le Chiese di Roma nel medio evo, Firenze 1927, p. 348), e può essere, forse, facilmente identificato con la chiesa di San Michele in palatiolo o in schola Frisonum (attuale chiesa dei Santi Michele e Magno nel rione Borgo) (Armellini, op. cit., pp. 770-771), ai piedi del Gianicolo, di fronte all’ala destra del grande colonnato del Bernini, che precede la basilica vaticana.
Presso il Patriarchio del Laterano, esisteva l’oratorio del beato Arcangelo, eretto con magnificenza dal papa Leone III (C. Huelsen, op. cit., pp. 388, 58 e 202). Esso si trovava esattamente presso il triclinium di Leone III. L’iscrizione dedicatoria, che diceva Ad honorem Archangelorum Leo Tertius papa fieri iussit, fu ricopiata dal Rasponi (De Basilica et Patriarchio Lateranensi, Roma 1657, p. 10). Da quest’oratorio si trasse il grande ospedale di San Giovanni eretto dal cardinal Giovanni Colonna, verso il 1216. Dal lato del monte Giordano troviamo anche la piccola chiesa di Sant’Angelo de Renizo, più conosciuta oggi sotto il nome di San Giuliano. Vi era anche Sant’Angelo in piscina, Sant’Angelo de augusta, Sant’Angelo in nubibus nel mausoleo di Adriano, Sant’Arcangelo presso Santa Pudenziana, ecc. In generale, i monaci benedettini contribuirono in maniera particolare a diffondere la devozione verso i santi Angeli – essi che, in ragione delle loro magnifiche salmodie liturgiche, sono sulla terra gli imitatori degli Angeli del cielo, tanto che in Oriente lo stato e l’abito monastico sono comunemente onorati del titolo di angelici!
Si comprenderà facilmente l’importanza attribuita dalla liturgia al culto di san Michele, se si riflette sul ruolo principale e sulle funzioni attribuite all’Arcangelo nella lotta contro Satana. La battaglia, impegnata un tempo nel cielo dopo la prima ribellione di Lucifero, non è che un episodio di una guerra lunga e crudele, che continua attraverso i secoli e che costituisco la storia stessa della creazione e della redenzione. Il Verbo di Dio discende sulla terra come il forte ben armato per vendicare l’onore offeso di suo Padre e per porre i suoi nemici a sgabello dei suoi piedi. In questa lotta tra il bene ed il male, in cui alcuna creatura può essere neutrale, vi sono per alleati san Michele ed i suoi Angeli, la Chiesa, i Santi, che combattono sotto i suoi stendardi al grido: Quis ut Deus? Dal lato opposto sono Lucifero ed i suoi angeli, con tutti i loro ausiliari, a cominciare dalle società segrete moderne, dalla massoneria principalmente, le quali tentano di svolgere sulla terra quello che l’Apostolo chiama il mistero d’iniquità, che matura sempre più e che sarà al colmo verso la fine del mondo, prima della parusia finale del Cristo. Tuttavia lo sviluppo di questo piano diabolico di iniquità, a dir di san Paolo, è un po’ ritardato ed impossibilitato adesso, affinché Dio possa, aspettando, svolgere il suo piano di salvezza e di amore. Secondo l’apostolo, ciò che ora impedisce e ritarda i passeggeri trionfi di Satana, è una potenza personale, che i teologi identificano con san Michele o con la Chiesa cattolica. Pur preparandosi alla lotta decisiva e suprema che intraprenderà contro il Cristo alla fine dei secoli, il demonio, per il momento almeno, non può fare tutto ciò che vuole. La Chiesa è protetta dall’invisibile assistenza di Michele e dei suoi Angeli.
Nella tradizione religiosa russa (e non solo) l’arcangelo Michele è sentito come “l’arcistratega”, il condottiero delle schiere celesti nella lotta contro le forze del male.
Patrono di Kiev, “madre delle città russe”, san Michele è raffigurato sulle armature e sugli stemmi della dinastia di Rjurik; lo zar Ivan il Terribile affermava che l’immagine di Michele arcangelo sulle insegne era “il miglior auspicio di vittoria sugli infedeli”.
L'iconografia orientale di san Michele lo rappresenta come saldo difensore nella lotta contro le forze del male nel celebre miracolo di Chonae o Colossae. Narra la tradizione che i pagani volevano distruggere la chiesetta costruita da tale Archippo, un eremita, in onore dell’arcangelo ed a questo scopo convogliarono verso di essa le acque di un fiume in piena, perché la travolgessero. L’arcangelo però, venendo in soccorso del santo monaco, fendette con il suo scettro la terra aprendovi un abisso in cui precipitarono le acque.


Miracolo di Chonae, XII sec., Monastero di S. Caterina, Sinai

Scuola di Novgorod, Miracolo di Chonae, XV sec.


In quest'icona, la composizione è canonica, anche se resa con un gusto descrittivo della natura e dei particolari architettonici ormai vicino alla tradizione occidentale. Una particolarità insolita è data dalla presenza, a sinistra nell’icona dei santi genitori della Madre di Dio, Gioacchino e Anna, che non hanno niente a che vedere con il soggetto dell’icona.
Forse l’iconografo voleva rappresentare in questo modo i santi patroni dei committenti dell’icona e accomunarli nella venerazione dell’arcangelo.


Cristo e due angeli (SS. MIchele e Gabriele), 537-545, mosaico, Bode Museum, Berlino. Dalla chiesa di San Michele in Africisco a Ravenna


Andrej Rublëv, S. Michele, 1410-1420, Galleria Tret'jakov, Mosca

Vitaliy C. Mokrushin, Miracoli di S. Michele, 2008




Marco d'Oggiono, I tre arcangeli, 1516 circa, Pinacoteca di Brera, Milano

Ercole Procaccini il Giovane, S. Michele, XVII sec., collezione privata

Francesco Maffei, S. Michele rovescia Satana, 1656 circa

Anonimo coloniale, S. Michele, XVIII sec., Brigham Young University Museum of Art, Provo, Utah

Autore anonimo, Apparizione di S. Michele all'indio Diego Lázaro il 25 aprile 1631, Santuario de San Miguel del Milagro, Nativitas, Tlax



Autore anonimo, Apparizione di S. Michele all'indio Diego Lázaro, Santuario de San Miguel del Milagro, Nativitas, Tlax

Autore anonimo, Apparizione a Diego Lázaro di S. Michele, che fa sgorgare l'acqua miracolosa, Santuario de San Miguel del Milagro, Nativitas, Tlax

Autore anonimo, Apparizione a Diego Lázaro, XVIII sec., Museo Universitario de la Benemerita Universidad Autonoma de Puebla, Puebla

Autore anonimo, Diego Lázaro infermo per non aver eseguito l'ordine di S. Michele, Santuario de San Miguel del Milagro, Nativitas, Tlax

Luca Giordano, S. Michele sconfigge Lucifero, 1666 circa, Kunsthistorisches Museum, Vienna

Anonimo, S. Michele sconfigge Satana, Chiesa di San Carlo al Corso, Milano

Acislo Antonio Palomino de Castro y Velasco, S. Michele sconfigge ed incatena il diavolo, 1690 circa


Acislo Antonio Palomino de Castro y Velasco, S. Michele sconfigge il diavolo, 1700-14 circa

Nicolas Enriquez, S. Michele sconfigge il demonio, XVIII sec.

Benjamin West, S. Michele incatena il diavolo, 1777, Trinity College, University of Cambridge, Cambridge

Wolfgang Andreas Heindl, S. Michele sconfigge il diavolo, 1730 circa


Vladimir Lukič Borovikovskij, S. Michele respinge Satana negli inferi, 1794, The Museum of Regional Studies, Mogilev

Vladimir Lukič Borovikovskij, Arcangelo S. Michele, 1810-20, Hermitage, San Pietroburgo

Vladimir Lukič Borovikovskij, S. Michele, 1815, Galleria Tret'jakov, Mosca

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