Sante Messe in rito antico in Puglia

sabato 12 settembre 2015

“In perículis, in angústiis, in rebus dúbiis Maríam cógita, Maríam ínvoca. Non recédat ab ore, non recédat a corde; et, ut ímpetres ejus oratiónis suffrágium, non déseras conversatiónis exémplum. Ipsam sequens, non dévias; ipsam rogans, non despéras; ipsam cógitans, non erras; ipsa tenénte, non córruis; ipsa protegénte, non métuis; ipsa duce, non fatigáris; ipsa propítia, pérvenis: et sic in temetípso experíris quam mérito dictum sit: Et nomen Vírginis María” (Homilia 2 sancti Bernárdi Abbátis super Missus est – Lect. VI – II Noct.) - SANCTISSIMI NOMINIS MARIÆ

La festa odierna fu istituita dal papa il beato Innocenzo XI per celebrare i fasti della vittoria dei cristiani, sulle armate islamo-turche, nella famosa battaglia di Vienna del 1683. Il martirologio romano tradizionale annota riguardo alla data odierna: "Festum sanctíssimi Nóminis beátæ Maríæ, quod Innocéntius Undécimus, Póntifex Máximus, ob insígnem victóriam de Turcis, ipsíus Vírginis præsídio, Vindobónæ in Austria reportátam, celebrári jussit".
Amara,  Signora del mare, o amata da Dio, secondo l’interpretazione che si vuole dare al nome di Maria, è sempre il nome di nostra Madre celeste, il nome che Gesù bambino ha balbettato per primo, il nome che, dopo quello di Gesù, racchiude tutta la nostra speranza di salvezza. I santi, e specialmente san Bernardo e san Gabriele dell’Addolorata, vedono nel Nome dolcissimo di Maria tutte le qualità e le prerogative che i Dottori trovano nel Nome del Salvatore: luce, forza, dolcezza, protezione; tanto che i pii fedeli non desiderano altro che rendere la loro anima a Dio pronunciando i santi Nomi di Gesù e di Maria, prima di andare a contemplarli in cielo. San Pio X ha accordato delle preziose indulgenze a questa devota invocazione.
San Bernardo è stato uno dei panegeristi più eloquenti del santo Nome di Maria. Ogni anno, il mercoledì dei Quattro Tempi di dicembre, egli aveva costume di fare ai suoi monaci di Clairvaux un discorso sul Vangelo del giorno ed, in questa circostanza, egli ha pronunciato degli elogi magnifici del santo Nome di colei che fu l’unica degna di parlare con Gesù. Alcuni di questi elogi, dovuti al santo Abate, sono raccolti nel Breviario tradizionale.
Vicino alla basilica Ulpia nel Foro di Traiano, la Roma cristiana possiede una bella chiesa dedicata al santo Nome di Maria (Chiesa del Santissimo Nome di Maria al Foro Traiano), costruita a metà del ‘700 (cfr. M. Armellini, Le chiese di Roma dal secolo IV al XIX, Tipografia Vaticana, Roma 18912, pp. 253-254), e che costituisce una delle due cosiddette “chiese gemelle” del Foro Traiano (che poi tali non sono per niente, ancor meno di quelle di piazza del Popolo), insieme alla vicina Santa Maria di Loreto. Vi si conserva un’antica immagine, risalente al XIII sec., della Madre di Dio proveniente dell’oratorio di San Lorenzo in Laterano.
Un’altra chiesa esiste nel quartiere Appio-latino, dedicata al Santissimo Nome di Maria. Questa, costruita nel 1980, è stata dedicata nel 1981. Essa è titolo cardinalizio dal 1985.


Ambito comasco, Venerazione del nome di Maria, XVII sec., museo diocesano, Como




Andreas Stech, Giovanni III Sobieski, vincitore della battaglia Chocim del 1673 contro gli ottomani, Galeria Malarstwa Polskiego - Zaścianek, Cracovia



Jan Matejko, Giovanni Sobeiski trionfante a Vienna manda il messaggio della vittoria al Papa, 1883, Musei Vaticani, Roma

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