Sante Messe in rito antico in Puglia

martedì 28 aprile 2015

Presto santa la Piccola Araba del Medio Oriente

Sarà canonizzata il prossimo 17 maggio a Roma la beata Mariam (o Miriam)  Baouardy, "la piccola santa araba". Nata da genitori cattolico-melkiti, rimase presto orfana ed affidata ad uno zio paterno, di carattere ingiusto e violento.
Quando verso i tredici anni, lo zio, secondo il costume, senza consultarla, la fidanzò ad un egiziano, questa rifiutò. Lo zio, allora, molto contrariato, la considerò non più come nipote, ma come una domestica. Un giorno si trovò presso una famiglia islamica ed il padrone di casa, cominciando a biasimare la fede cristiana, invitò la ragazza a diventare pur'ella musulmana. Questa rifiutò e l'uomo, afferrata una scimitarra, le tagliò la gola. Pensando di averla uccisa, aiutato dai suoi parenti, avvolto il corpo lo depose in un luogo appartato. Era il 7 novembre 1858.
La ragazza più tardi raccontò che le sembrava di essere morta ed accolta in Paradiso dov'erano anche i genitori. Ma le fu detto che la sua esistenza non era ancora conclusa. Fu allora che si svegliò in una grotta, stesa su un letto, con a fianco una misteriosa religiosa vestita d'azzurro, che, silenziosamente e con affetto, dopo averle ricucito la ferita al collo, l'assisté amorosamente per tutta la convalescenza. Alla fine, le predisse che sarebbe diventata figlia carmelitana e sarebbe morta a Betlemme.
In seguito, più volte visitata da medici, anche atei, tutti constatarono come quella ferita sul collo, di circa una decina di centimetri, era davvero inspiegabile e che Mariam, secondo le leggi della natura, non avrebbe potuto sopravvivere ad un fendente come quello ricevuto, che aveva reso la voce della Santa per sempre rauca.
Dopo molte peripezie, riuscì a diventare monaca carmelitana, dove assunse il nome religioso di Maria di Gesù Crocifisso. Ma la sua vita religiosa non fu facile: sebbene arricchita da doni mistici e dalle stigmate, fu sempre vessata dal demonio. Addirittura, accettò dal Signore la prova di essere posseduta dal diavolo dal 26 luglio al 4 settembre 1868.
Durante quel periodo, nel quale dové molto soffrire ed offrire quelle sofferenze al Signore in espiazione per i peccati degli uomini, 
Durante gli esorcismi si voleva forzare il demonio, che possedeva la Santa, a parlare in latino: "No, no", disse, "non consentirò mai: questa lingua maledetta mi fa soffrire molto, è contro di me". Evidentemente il diavolo ben sapeva il carattere sacro che aveva la lingua latina e che Paolo VI cinquant'anni fa volle abolire dalla liturgia .... . 


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