Sante Messe in rito antico in Puglia

domenica 21 aprile 2019

Auguri Pasquali

Il Signore è veramente risorto!

Χριστός ἀνέστη! Ἀληθῶς ἀνέστη!

Reurrexit Dominus vere! Alleluja, alleluja, alleluja!

Cristo non è morto e risorto solo una volta!
Quante volte nel corso dei secoli è stato proclamato morto???
Quante volte è stato dichiarato morto???
Quante volte si è annunciata trionfalisticamente la "morte di Dio"???
Ed invece nulla.
Egli è sempre vivo; più vivo che mai. 
L'imperatore Giuliano l'Apostata, che sperava di far morire la stessa idea di Cristianesimo, cioè la viva testimonianza di quel Risorto, soffocandola con un rinnovato, quanto utopico, paganesimo, dovette arrendersi ed esclamare, prima di morire, la vittoria di quel Cristo: "Nενίκηκας Γαλιλαῖε" (Nenikekas Galilaie), "Vicisti, Galilaee!", "Hai vinto, Galileo!".
Scriveva l'Abate Ricciotti a questo riguardo: "I vangeli narrano che il Gesù sigillato nella tomba dai Farisei è risorto. La storia narra che il Gesù ucciso in seguito mille volte si è dimostrato ogni volta più vivo di prima".
Qualcosa del genere diceva anche il Chesterton nel saggio The Everlasting Man, pubblicato nel 1925: “Christendom has had a series of revolutions and in each one of them Christianity has died. Christianity has died many times and risen again; for it had a God who knew the way out of the grave.” (Il cristianesimo è stato dichiarato morto infinite volte. Ma, alla fine, è sempre risorto, perché è fondato sulla fede in un Dio che conosce bene la strada per uscire dal sepolcro). 
Questa sia la nostra certezza ed il nostro augurio. Il nostro Dio e Signore è uno, che, morto, risorge!
Associamoci, dunque, all'esclamazione gioiosa di quest'oggi della Chiesa tutta:
HÆC DIES, QUAM FECIT DOMINUS: EXSULTEMUS ET LÆTEMUR IN EA!
Auguri pasquali a tutti!

Pinturicchio, Resurrezione di Cristo con papa Alessandro VI Borgia orante, 1492-94, Sala dei Misteri, Appartamento Borgia, Musei Vaticani, Città del Vaticano, Roma


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