Sante Messe in rito antico in Puglia

martedì 20 novembre 2012

Il Sinodo dei Vescovi sulla Liturgia e sul Sacramento della Penitenza


Nella  XIII ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA del Sinodo dei Vescovi (7-28 ottobre 2012), per la trasmissione della fede cristiana, si è parlato in maniera sorprendentemente chiara della Liturgia e del Sacramento della Penitenza.

Foto: Romano Siciliani da chiesacattolica.it

(traduzione non ufficiale, proposta da sito web ZENIT; sottolineature della redazione)

 Proposizione 35: LITURGIA

La degna celebrazione della santa liturgia, il dono più prezioso di Dio per noi, è la fonte della più alta espressione della nostra vita in Cristo (cfr. Sacrosanctum Concilium, 10). È, perciò, la prima e più potente espressione della nuova evangelizzazione. Attraverso la sacra liturgia Dio desidera manifestare la bellezza incomparabile del suo amore incommensurabile ed incessante per noi, e noi, da parte nostra, desideriamo offrire ciò che è più bello nella nostra adorazione di Dio in risposta al suo dono. Nello scambio meraviglioso della sacra liturgia, in cui il cielo scende sulla terra, la salvezza è a portata di mano, suscitando il pentimento e la conversione del cuore (cfr. Mt 4,17; Mc 1,15). L’evangelizzazione nella Chiesa richiede una liturgia che elevi il cuore degli uomini e delle donne verso Dio. La liturgia non è solo un’azione umana ma un incontro con Dio che conduce alla contemplazione e all’amicizia profonda con Dio. In questo senso, la liturgia della Chiesa è la migliore scuola della fede. L’avvertenza della "necessità" (n. 20) che la Chiesa sia "vigilante nell’interessarsi e nel promuovere la qualità dell’arte che è permessa negli spazi sacri riservati alle celebrazioni liturgiche".

 Proposizione 33: IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA

Il sacramento della penitenza e della riconciliazione è un luogo privilegiato per ricevere la misericordia di Dio e il perdono. È un luogo di guarigione sia personale che comunitaria. In questo sacramento, tutti i battezzati vivono un nuovo incontro personale con Gesù Cristo e con la Chiesa, che favoriscono una riconciliazione totale attraverso il perdono dei peccati. Qui, il penitente incontra Gesù, e allo stesso tempo, lui o lei sperimenta un apprezzamento più profondo di se stesso o di se stessa. I padri sinodali chiedono che questo sacramento venga messo nuovamente al centro dell’attività pastorale della Chiesa.

In ogni diocesi, ci deve essere almeno un luogo dedicato in modo speciale e permanente alla celebrazione di questo sacramento, dove sacerdoti siano sempre presenti, per permettere ai fedeli di fare l’esperienza della misericordia di Dio. Il sacramento deve essere specialmente disponibile, anche su base quotidiana, nei luoghi di pellegrinaggio e chiese specialmente dedicate a questo. La fedeltà alle regole specifiche che regolano l’amministrazione di questo sacramento è necessaria. Ogni sacerdote deve considerare il sacramento della penitenza come una parte essenziale del suo ministero e della nuova evangelizzazione, e in ogni comunità parrocchiale un tempo appropriato deve essere riservato ad ascoltare le confessioni.



Fonte: Zenit del 12.11.2012

1 commento:

  1. non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire! Antonio Peschechera da Barletta

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