sabato 25 luglio 2015

“Qui odit ánimam suam in hoc mundo, in vitam ætérnam custódit eam” (Johan. 12, 26 – Laud.) - SANCTI CHRISTOPHORI MARTYRIS

Oggi, oltre alla festa di san Giacomo, la Chiesa celebra la gloria del martire Cristoforo.
Questi,  Κυνοκέφαλος, il cinocefalo, cioè l’uomo dalla testa canina, come lo chiamano i Bizantini, è molto venerato in Oriente.
I Bizantini ed i Siriani lo festeggiano il 9 maggio, mentre gli Armeni gli dedicano il giovedì della IV settimana dopo la Trasfigurazione.
Il più antico monumento datato, attestante il culto di san Cristoforo, è un’iscrizione del 22 settembre 452, che menziona la dedicazione della chiesa del martire in Calcedonia, compiuta dal vescovo Eulalio. Il Martirologio Geronimiano fa di Cristoforo un martire della Licia: In Licia, civitate Samo, natale Christophori.
Egli patì sotto Decio, ma i suoi atti non incontrano molto credito. Una piccola chiesa, dedicata a san Cristoforo, esisteva un tempo in Trastevere, presso la basilica di santa Maria. Ciò è bastato affinché questo quasi-domicilio nella Città eterna valesse al Megalomartire l’onore di una commemorazione nel Messale romano.
La messa è dal Comune In virtúte, come per san Valentino, il 14 febbraio; però le collette sulle oblate e per il ringraziamento dopo la Comunione, si prendono dalla messa di sant'Ermenegildo, il 13 aprile.
Nella Roma cristiana esiste una cappella, dedicata al nostro Santo, in via di Villa Spada, nel territorio della Parrocchia dei Santi Innocenzo I papa e Guido vescovo.
Giovanni Battista De Rossi credette di trovare le tracce del culto di cui san Cristoforo sarebbe stato, in antico, oggetto nel Titolo di Anastasia, perché l’epigrafe sepolcrale di una tale Blatta (+ 688), madre del papa Giovanni VII, denominata Epitafio di Platone (fatto eseguire dal figlio e futuro papa, all’epoca «rector Appiæ»), vi fa allusione. Lì sarebbe uno dei più antichi monumenti che attestano il culto del Santo nell’Urbe:

ET • QVIA • MARTYRIBVS • CHRISTI • STVDIOSA • COHÆSIT
CHRISTIGERI • MERVIT • MARTYRIS • ESSE • COMES

Probabilmente la defunta, così come Platone, suo marito ed alto funzionario della corte imperiale di Costantinopoli, fecero restaurare non solo il palazzo imperiale sul Palatino, ma anche la chiesa della Corte, Sant’Anastasia, dove i due sposi eressero forse un oratorio o un altare, dedicati a san Cristoforo.


Tiziano Vecellio, S. Cristoforo, 1524, Palazzo Ducale, Venezia


Lorenzo Lotto, SS. Rocco, Cristoforo e Sebastiano, 1532-33, Museo Antico Tesoro della Santa Casa, Loreto

Lorenzo Lotto, S. Cristoforo, 1531, Staatliche Museen, Berlino

Adam Elsheimer, S. Cristoforo, 1598-99, Hermitage, San Pietroburgo

Pittore veneziano, S. Cristoforo, XVI sec., The Walters Art Museum, Baltimora

Orazio Borgianni, S. Cristoforo, XVII sec.


Pieter Paul Rubens, S. Cristoforo e l'eremita, pannelli di chiusura della pala della Discesa dalla Croce, 1612-14, Cattedrale, Anversa

Jusepe de Ribera. S. Cristoforo, 1637, museo del Prado, Madrid

William Frederick Yeames, S. Cristoforo o Il portatore di Cristo (The Christ-Bearer), 1887, Ferens Art Gallery, Kingston upon Hull

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