giovedì 1 gennaio 2015

"Postquam consummáti sunt dies octo, ut circumciderétur Puer: vocátum est nomen ejus Jesus" (Lc 2, 21 - Ev.) - IN CIRCUMCISIONE DOMINI ET OCTAVA NATIVITATIS



Nei calendari romani, il titolo primitivo della sinassi di questo giorno era quello di Ottava della Natività del Signore: il santo martire Almachio (o Telemaco), celebrato quest’oggi (+ 1° gennaio 391 o 404), opponendosi ai giochi gladiatori, esclamò: «Hódie Octávæ Domínici diéi sunt, cessáte a superstitiónibus idolórum et a sacrifíciis pollútis».
A Gerusalemme, al contrario, all’inizio del V sec., poi presso i Bizantini ed i Copti ed attestata in Occidente dal VI sec., specialmente in Italia meridionale con il lezionario di Vittore di Capua (+ 554), ma in special modo sotto l’influenza delle liturgie gallicane, validate segnatamente dal II Concilio di Tours del 567 e nel martirologio geronimiano, si aggiunse il titolo della circoncisione del Signore. Del resto, nei primi tempi dopo la pace della Chiesa, le feste pagane dell’inizio dell’anno e le danze disordinate che l’accompagnavano avevano dissuaso i Papi di celebrare una stazione in questo giorno; d’altronde, tutta la quindicina che va da Natale all’Epifania era considerata come la festa ininterrotta della teofania del Divino Infante, e, d’altra parte, l’Ottava era un privilegio speciale della solennità di Pasqua. Ma quando, verso la fine del VI sec., si volle reagire contro gli ultimi sforzi della religione pagana, che si dibatteva disperatamente nella sua agonia, allorché nei paesi di rito gallicano si istituì la festa della circoncisione del divino Bambino, a Roma si preferì solennizzare l’ottavo giorno della nascita del Signore. Ancora nel XII sec., l’antico titolo romano dell’Octava Domini prevaleva ancora al Laterano per designare il 1° gennaio, e l’antifonario di San Pietro vi rimaneva fedele (sebbene la nuova denominazione della Circoncisione si trovasse nel IX sec. in testa al calendario lapidario di Napoli e poi a Roma nell’XI sec. nel calendario dell’Aventino: Pierre Jounel, Le Culte des Saints dans les Basiliques du Latran et du Vatican au douzième siècle, École Française de Rome, Palais Farnèse, 1977, p. 210).
Non si trattò propriamente parlando di un’ottava come quella di Pasqua e, più tardi, come quella di Pentecoste, che terminavano nell’uno e nell’altro caso il sabato seguente, ma questo giorno divenne una festa di un carattere un po’ vago e tutto speciale, che cadeva prossimo a metà del ciclo di Natale, come la solennità del mediante die festo, che celebravano i greci a metà del tempo pasquale. Non sappiamo nulla della basilica stazionale primitiva; nel lezionario di Würzburg è indicata Santa Maria ad Martyres nel Pantheon di Agrippa, ma dopo che Gregorio IV ebbe eretto, ad imitazione della Liberiana, una mangiatoia a Santa Maria in Trastevere, la stazione fu trasferita in questa basilica, una sorta di cattedrale trasteverina.
Nel XIV sec., la messa papale aveva luogo a San Pietro ed il papa si presentava al popolo con il piviale bianco e la mitra in testa. In caso di impedimento, egli era sostituito da uno dei cardinali e la bolla di delegazione era affissa tutto il giorno al cancello che circondava la confessione della basilica vaticana (Ordo Romanus XIV, § LXXVI. In Circumcisione Domini, in PL 78, col. 1195B; Ordo Romanus XV, § XVII. De Circumcisione Domini, ivi, col. 1281C-1282A).
La messa e l’ufficio della festa di questo giorno rivelano un carattere misto, senza grande originalità. All’inizio, si trattava di una semplice ottava del Signore; poi, in relazione con la basilica mariana dove si faceva la stazione, vi s’inserì una commemorazione particolare della maternità verginale di Maria. Più tardi, vi si aggiunse la circoncisione e la presentazione di Gesù al Tempio, benché quest’ultimo ricordo, certamente per l’influenza dei Bizantini, dové in seguito essere distaccato dall’ufficio del 1° gennaio, per essere celebrato il 2 febbraio.
Gesù nel cielo siede alla destra del Padre, in seno agli splendori essenziali della sua gloria; ma quaggiù, sulla terra, il suo trono di grazia e di misericordia più appropriato è il seno della Vergine, che lo sostenne, piccolo Bambino, tra le sue braccia.


Scuola del Bellini, Circoncisione del Signore, 1500 circa, National Gallery, Londra


Vincenzo Catena, Circoncisione del Signore, 1500 circa, Museo Puškin, Mosca

Federico Barocci, Circoncisione del Signore, 1590, Musée du Louvre, Parigi

Pieter Paul Rubens, Circoncisione del Cristo, 1605 circa, Gemaldegalerie der Akademie der Bildenden Kunste, Vienna

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