lunedì 7 luglio 2014

Ancora sul latino "patrimonio immateriale dell'umanità"

Alcuni giorni fa, abbiamo pubblicato, riprendendolo dal sito del Coordinamento Nazionale Summorum Pontificum, l'intervento dell'ottimo P. Roberto Spataro, svolto lo scorso 12 maggio, sulla valorizzazione del latino, rilanciando la sua proposta - peraltro non isolata - circa la definizione di questa lingua quale patrimonio immateriale dell'umanità.
Ci è stato segnalato, sempre in subiecta materia, il contributo del prof. Antonio Antonioni, nipote del noto regista, Michelangelo, il quale, fine latinista ed esperto tomista, sin dal 2012, sulla rivista culturale "Terre Estensi", diffusa nelle province di Modena e di Ferrara, aveva avuto modo di lanciare un'iniziativa non dissimile a quella oggi proposta dal Rev.do P. Spataro.
Accondiscendiamo, pertanto, ben volentieri a riprendere quest'articolo, assai interessante, auspicando una sua ampia diffusione per la salvaguardia di quest'idioma non soltanto nella liturgia, ma anche nella nostra cultura.







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